FAQ Caldaia a condensazione

D?

Cos'è una caldaia a condensazione e che differenza c'è con una caldaia tradizionale?

R.

Nei generatori di calore convenzionali, il calore prodotto dalla combustione viene utilizzato mediante uno scambiatore di calore che trasferisce l'energia all’impianto di riscaldamento. I fumi di scarico che, dopo aver attraversato lo scambiatore, vengono espulsi all'esterno attraverso la canna fumaria, raggiungono mediamente temperature superiori ai 120°C. Nella combustione degli idrocarburi, tuttavia, le reazioni chimiche portano anche alla formazione di acqua, la quale, data la temperatura alla quale si svolge la reazione di combustione, si trasforma immediatamente in vapore acqueo. Il vapore surriscaldato oltre i 100°C fuoriesce dalla canna fumaria, sottraendo così calore prezioso all'impianto.
Negli apparecchi a condensazione, i fumi di scarico vengono fatti scorrere in appositi scambiatori di calore che li raffreddano al di sotto della temperatura di condensazione. Non appena ciò avviene, il vapore acqueo contenuto nei gas di scarico condensa e l'energia termica che si libera, chiamata calore latente, viene ceduta all'impianto di riscaldamento. In termini più semplici, gli apparecchi a condensazione utilizzano tutto il calore reso disponibile dalla combustione. Nel caso del gas metano, il calore latente recuperabile è pari all'11%, per il butano è dell' 8.4% mentre nel caso di combustibili liquidi quali il gasolio, il calore latente è pari al 6%circa. Per questo motivo la tecnica della condensazione è più vantaggiosa utilizzando il gas metano.

D?

E' vero che le caldaie a condensazione sono efficienti solo se inserite in impianti termici radianti?

R.

Non è vero, sostituire una caldaia tradizionale con una a condensazione, anche in un impianto termico con radiatori, consente comunque un risparmio sui consumi (solitamente superiore ad un 15% annuo).

D?

Per installare una caldaia a condensazione è necessario installare anche una nuova canna fumaria? Devono essere impiegati collegamenti aggiuntivi?

R.

Sì. Le caldaie a condensazione devono essere installate con un apparato di scarico fumi (generalmente di materiale plastico) idoneo a sopportare un clima interno costantemente umido, poiché attraversato da vapore acqueo. Gli impianti dotati di scarichi fumi in acciaio inox possono essere allaciati invece senza modifiche. A questo si aggiunge la necessità di prevedere un apparato di scarico per la condensa, adibito al recupero dei fumi combusti.

D?

Esistono agevolazioni fiscali che incentivano l'installazione di una caldaia a condensazione? Cosa coprono?

R.

L'installazione di una caldaia a condensazione consente di usufruire delle detrazioni fiscali. Esistono 2 tipi di detrazioni fiscali:
- Detrazione fiscale per risparmio energetico che prevede una detrazione fiscale IRPEF del 65% per interventi di risparmio energetico. Gli interventi incentivati, necessari per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con una caldaia a condensazione, sono i seguenti: smontaggio e dismissione dell'impianto di riscaldamento esistente; fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche; opere idrauliche; opere murarie. Negli interventi ammissibili sono compresi anche gli eventuali interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione.
- Detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia che prevede la detrazione fiscale IRPEF del 50% per interventi per il recupero del patrimonio edilizio.

D?

Quali sono i requisiti per poter accedere alla detrazione fiscale del 65%?

R.

I requisiti generali che l'edificio deve possedere per poter usufruire della detrazione sono:
- deve essere "esistente", ossia acatastato o con richiesta di accatastamento in corso;
- in regola con il pagamento di eventuali tributi (ICI / IMU);
- dotato già di impianto di riscaldamento.
L'intervento deve configurarsi come sostituzione (totale o parziale) del vecchio generatore termico e non come nuova installazione.
Il nuovo generatore di calore a condensazione può essere sia ad aria che ad acqua e deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale (Pn), maggiore o uguale a 93 + 2logPn (es. Pn=26KW, rendimento minimo=95.8%).

Devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata).

E' inoltre necessaria la messa a punto e l’equilibratura del sistema di distribuzione e del sistema di regolazione e controllo

D?

Quali documenti sono necessari per richiedere la detrazione del 65%?

R.

Il cliente deve conservare i seguenti documenti:
- certificazione dei produttori delle caldaie e delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica (o di altro tipo di regolazione) che attesti il rispetto dei medesimi requisiti;

- fatture relative alle spese sostenute;
- ricevuta del bonifico bancario o postale, che rechi come causale il riferimento alla legge, il numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
- ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA (codice CPID);
- schede tecniche;
- originali degli Allegati inviati all'ENEA firmati;
- scheda informativa dell’intervento (Allegato E al D.M. 07.04.08) da trasmettere all'ENEA entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori.

D?

E' obbligatorio installare le valvole termostatiche per usufruire della detrazione fiscale del 65%?

R.

Si tranne nel caso in cui l'impianto di riscaldamento è progettato e realizzato per funzionare con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C.

D?

Cosa sono le valvole termostatiche a bassa inerzia termica? Come funzionano?

R.

Le valvole termostatiche sono componenti accessori da installare sui radiatori allo scopo di regolare la quantità di acqua che scorre all’interno di ogni singolo radiatore in funzione della temperatura richiesta dall’ambiente. In combinazione a un termostato ambiente su cui l’utente imposta la temperatura desiderata secondo le fasce orarie della giornata, l’attività delle valvole consente di determinare la temperatura desiderata in ciascun locale della stessa abitazione, riducendo gli sprechi.
Per valvole termostatiche a bassa inerzia termica si intendono le valvole caratterizzate da un tempo di risposta (determinato in conformità al punto 6.4.1.13 della norma UNI EN 215) inferiore a 40 minuti. Le valvole in possesso del marchio di conformità CEN (European Committee for Standardization) ottemperano a tale requisito.

D?

E' vero che con la sostituzione del generatore di calore con uno a condensazione è obbligatorio anche effettuare il condizionamento chimico dell'impianto? In che cosa consiste?

R.

Il condizionamento chimico dell'impianto, ai sensi del DPR 02 Aprile 2009 n.59 art. 4, è obbligatorio per tutte le categorie degli edifici, nel caso di edifici di nuova costruzione e ristrutturazione di edifici esistenti, e nel caso di nuova installazione e ristrutturazione di impianti termici o sostituzione di generatori di calore, sia a condensazione che non, in presenza di acqua di alimentazione dell'impianto con durezza temporanea maggiore di 15 gradi francesi.
Inoltre, il condizionamento chimico dell'impianto è obbligatorio quando è prescritto dal produttore del generatore di calore che, nelle caldaie a condensazione, lo è per quasi la totalità dei generatori. L'omesso condizionamento chimico dell'impianto comporta il decadimento della garanzia del generatore di calore.
Differentemente dalla depurazione, il condizionamento chimico dell'acqua consiste nell'aggiunta alla stessa di sostanze chimiche che ne modificano opportunamente le caratteristiche chimico-fisiche: lo scopo è quello di inibire alcuni fenomeni dannosi per l'impianto (come incrostazioni, corrosioni, crescita biologica, ecc.).

D?

Che cosa si intende per edificio esistente?

R.

Un "edificio", ai sensi del D.Lgs. 192/05 e' un sistema costituito dalle strutture edilizie esterne che delimitano uno spazio di volume definito, dalle strutture interne che ripartiscono detto volume e da tutti gli impianti e dispositivi tecnologici che si trovano stabilmente al suo interno; la superficie esterna che delimita un edificio puo' confinare con tutti o alcuni di questi elementi: l'ambiente esterno, il terreno, altri edifici; il termine puo' riferirsi a un intero edificio ovvero a parti di edificio progettate o ristrutturate per essere utilizzate come unita' immobiliari a se' stanti.
Ancora, è “esistente”, se risulta accatastato o se almeno è stata presentata domanda di accatastamento e se viene pagata l'IMU (ex ICI) , se dovuta. Si ricorda che la regolarità contributiva deve riguardare il pagamento ICI / IMU dal 1993 ad oggi.

D?

Che cosa si intende per edificio dotato di impianto di riscaldamento?

R.

E' un edificio dotato di un impianto termico che risponde alla definizione del DL 4 giugno 2013, 63 che qui si riporta: "Impianto termico è un impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolarizzazione e controllo.
Sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento. Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è maggiore o uguale a 5 kW.
Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate".

D?

Cosa cambia nel richiedere la detrazione fiscale del 50%?

R.

La detrazione fiscale IRPEF del 50% per ristrutturazione edilizia prevede interventi per la sostituzione del generatore di calore il quale non deve essere necessariamente a condensazione. Inoltre non è obbligatorio installare le valvole termostatiche.

D?

Chi può richiedere la detrazione fiscale IRPEF 50%?

R.

L'ammontare massimo di spesa per il quale si può beneficiare della detrazione è di 96.000 euro, ripartita in 10 rate annuali, fino al 31 dicembre 2015.
Successivamente, con il ritorno al 36% di detrazione, il tetto di spesa scenderà a 48.000 euro.
Possono accedere alle detrazioni non solo i proprietari dell'immobile interessato, ma tutti coloro che esercitino su di esso un diritto reale di godimento, quindi: proprietari o nudi proprietari; familiari conviventi del proprietario dell'immobile; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); locatari o comodatari; soci di cooperative divise e indivise;  imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati; imprese familiari, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Condizione fondamentale, però, è che sia il richiedente a sostenere le spese e  che a lui siano intestati bonifici e fatture.

D?

Cosa devo fare per fruire della detrazione fiscale IRPEF del 50%?

R.

-Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
-Fatture e ricevute comprovanti le spese sostenute (ricevute dei bonifici di pagamento).
-Domanda di accatastamento (se l’immobile non è ancora censito).
-Ricevute di pagamento dell’Ici.
-Dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi.


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